Dall’entrata in vigore dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone nel giugno 2002, si è sviluppata una collaborazione di lunga data tra l’Istituzione Comune LAMal e un gran numero di fornitori di prestazioni ai sensi dell’art. 35 LAMal. Una cooperazione senza intoppi è più importante che mai, dato che sempre più pazienti provenienti dall’UE/AELS e dal Regno Unito beneficiano di trattamenti in Svizzera.

Nell’attuazione dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone, dell’Accordo AELS rivisto e dell’Accordo sulle assicurazioni sociali Svizzera-Regno Unito, l’Istituzione Comune LAMal agisce sia come organismo di collegamento che come istituzione di assistenza nei settori della malattia, della maternità e degli infortuni non professionali. L’obiettivo dell’assistenza reciproca in materia di prestazioni è quello di facilitare la libera circolazione transfrontaliera delle persone. La base giuridica è costituita dai regolamenti CE n. 883/2004 (regolamento di base) e CE n. 987/2009 (regolamento di attuazione).

Con l’assistenza alle prestazioni, le persone che hanno un’assicurazione sanitaria statale nell’UE/AELS o nel Regno Unito ricevono prestazioni per i trattamenti in Svizzera secondo le disposizioni della LAMal. Il requisito necessario è essere in possesso di un attestato di diritto della propria assicurazione sanitaria (ad esempio, la tessera europea di assicurazione malattia). I fornitori di prestazioni sono tenuti a concedere a una persona dell’UE/AELS o del Regno Unito che ha diritto all’assistenza temporanea, le stesse prestazioni previste dalla legge, alle stesse condizioni di una persona assicurata in Svizzera. Il diritto alle prestazioni, le tariffe applicabili e la partecipazione ai costi in caso di trattamenti sono pertanto disciplinati dal diritto svizzero in materia di assicurazione malattia. Il diritto alle prestazioni per le persone che soggiornano in Svizzera solo temporaneamente è un po’ meno esteso rispetto a quello delle persone che risiedono in Svizzera. L’Istituzione Comune LAMal reclama i costi dei trattamenti pagati alle assicurazioni sanitarie estere.

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